Outdoor education

SCUOLA IN MOVIMENTO

La fila al contrario
01 dicembre 2020

È già qualche settimana ormai che il nostro progetto di #outdooreducation con le prime medie dell’ IC Rita Levi Montalcini va avanti alla scoperta di piazze e parchi del territorio, e forse è ora di fare qualche riflessione sul senso di questo nostro modo di fare educazione all’aperto, ma non lo faremo adesso.

Perché ora vogliamo raccontarvi una cosa che succede nostro malgrado, e che quindi potreste fare tutti.

Che succede quando le classi semplicemente si spostano, quando camminano in fila più o meno ordinate, più o meno per due, per raggiungere ogni volta un posto diverso?

Succede che si aprono cassetti pieni di storie e curiosità, racconti personali e dubbi atroci, confronti fantasy e incubi notturni, e tanto tanto altro.

Nella scuola al tempo del Covid c’è poco tempo per parlare.

Gli insegnanti sensibili fanno circolare la parola in classe, ma ci si muove poco, non ci si incrocia, non ci si può appartare con l’amic* del cuore, e il bisogno di raccontarsi resta imprigionato nella mascherina.

La seconda delle uscite del progetto #primaleprime prevedeva un bel pezzo di strada per scoprire le storie da don Bosco a don Sardelli, e raccontarle è sempre emozionante.

Eppure ci resta la quasi certezza che la cosa migliore che abbiamo fatto, quasi involontariamente, è stata creare il tempo informale dello spostamento, in cui sono nate amicizie e sono fluite storie di ogni genere, tutte diverse e bellissime, a partire dagli infiniti modi di raccontare quel percorso che per noi sarebbe stato ogni giorno lo stesso, se non fosse cambiato in 100 sguardi diversi.

Se non avete un programma preciso, se vi fa paura affrontare una mattinata di attività nel parco, scegliete un posto dove andare, un pretesto, e portate lì la vostra classe.

Scoprirete quante cose hanno da raccontarsi strada facendo, che incredibile avventura che può essere il solo camminare a lungo.”Ma ci pensi? Se i cani bassotti sono bassi, quanto sono bassi i cuccioli dei bassotti?”

Dai dubbi di Ugo, prima media, al suo amico Gino, nomi di fantasia per racconti reali.

Liberate il bisogno di parlare liberamente, è necessario.

—Il progetto è a cura di Associazione daSud, con Loris Antonelli, Mariachiara Avignone Alessandro Pera Mirco Gaffi,

in collaborazione con Via Libera Cooperativa Diversamente e Runner trainer #Tornasole Fondazione Paolo Bulgari AltaFrequenza